giovedì 17 settembre 2015

Recensione - Atelier Meruru: The Apprentice Of Arland

Dato che sono un genio, mi sono ritrovata a cominciare la lunga saga di Atelier con l'ultimo di una trilogia. Mi sono accorta solo dopo averlo comprato che Atelier Rorona e Atelier Totori andrebbero fatti prima, ma... ormai era fatta, così ho acceso la play e ci ho provato comunque.



La trama di Meruru è molto semplice e del tutto comprensibile anche senza sapere nulla dei predecessori: Meruru è la principessa del piccolo regno di Arls e, in quanto tale, il suo ruolo quando compirà i vent'anni sarebbe quello di prendersi cura dei suoi sudditi. La ragazza però, dopo aver conosciuto Totori ed essere diventata sua apprendista, decide di volersi dedicare interamente all'alchimia. Suo padre ovviamente non è d'accordo, tuttavia è colpito dalla passione con cui la figlia gli parla dell'alchimia e le dà una possibilità.
Meruru ha tre anni di tempo per utilizzare la sua arte in modo da espandere il regno. Raggiungendo l'obiettivo, si guadagnerà la possibilità di diventare alchimista.


L'Alchimia









L'alchimia ci permetterà non solo di creare oggetti per
sviluppare il regno, come bandiere o quant'altro, ma
anche per oggetti utili nel combattimento o nell'esplora-
zione. Potremo infatti creare cestini più grandi per
trasportare più oggetti alla volta, pozioni per curare,
bombe e molte altre cose!
Più cose creeremo e più il nostro livello di alchimia
salirà, permettendoci di imparare nuove ricette sempre
migliori.
Attenzione, però: ogni azione richiede degli MP, e se
Meruru si ritroverà senza, sarà esausta e dovrà spre-
care dei giorni per riprendersi.
Il tempo è perciò un fattore chiave del gioco. I giorni trascorrono in fretta, basta viaggiare da un luogo all'altro, sconfiggere i nemici o raccogliere dei materiali per costruire oggetti. Dovremo perciò cercare di svolgere ogni compito che ci verrà assegnato col minor spreco di tempo possibile, o almeno così pensavo all'inizio. Ho letteralmente ammazzato la povera Meruru di lavoro, ho resettato ogni volta che mi sembrava di aver perso qualche giorno di troppo, terrorizzata all'idea di arrivare alla fine dei tre anni senza essere riuscita a raggiungere l'obiettivo.
In realtà, in due anni e pochi mesi già avevo superato il numero di abitanti richiesto, sebbene avessi ancora parecchie missioni da compiere. Anzi, continuavano ad aumentare.
Gli ultimi due anni extra li ho invece trascorsi con più tranquillità.


Per quanto riguarda il Battle System, è un classico CTB (Conditional-Turn Based, tipo Final Fantasy X, per intenderci), con dei piccoli accorgimenti che rendono le battaglie più fresche e dinamiche.
Meruru è l'unica in grado di utilizzare gli oggetti, assieme a Totori e Rorona, perciò è il membro più importante della squadra. In quanto tale, agli altri due personaggi è possibile impartire l'ordine di proteggerla dagli attacchi nemici subito prima che questi assaltino l'apprendista. Allo stesso modo, quando Meruru lancia un oggetto di combattimento, come una bomba, potranno assisterla con degli attacchi combinati. Per utilizzare queste mosse, tuttavia, devono avere a disposizione almeno un punto nella barra Gauge.
Gli incontri costituiscono però solo un terzo del gioco, e sono ben amalgamati ad Alchimia ed esplorazione.


Scenette
Spesso, dopo aver trascorso un po' di tempo davanti
al calderone alchemico, o a girovagare per il regno a
svolgere determinate missioni, una volta tornati a casa
potremo goderci delle scenette di dialogo fra i vari per-
sonaggi. Anche se, spesso, per sbloccarle bisogna
accrescere l'affinità con il determinato personaggio.
E' in questo modo che scopriremo di più sui nostri
compagni di avventura. Questi dialoghi sono sempre
piuttosto spiritosi e divertenti da guardare, ma se
se ne dovessero accumulare troppi, potrebbero
sviare l'attenzione da ciò che si stava cercando di fare.
Forse non è il Jrpg con la trama più entusiasmante di tutte, ma vanta dei personaggi vari e molto   simpatici, le cui caratteristiche ricordano quelle dei protagonisti degli anime.
In un certo senso, credo che Atelier Meruru sia     una specie di slice of life fatto gioco.
Colpisce con la sua semplicità, regala molte ore di gioco senza deludere, da spendere come meglio si crede.
Divertente e senza troppe pretese, con disegni  che ho trovato estremamente carini e dialoghi  allegri.
Io cercavo un gioco di ruolo alla giapponese "vecchio stampo", che riuscisse però a restare fresco allo stesso tempo, e direi che Atelier Meruru ha saputo accontentarmi. 



Voto: 7.5/10



lunedì 14 settembre 2015

Le Mie Visioni Della Settimana

Ecco un'altra carrellata di cinque film che ho guardato negli ultimi tempi. I primi due elencati sono di sicuro quelli che ho gradito di più, ma diciamo che nessuno di questi mi ha disgustata. Si vede che ho lasciato stare il genere horror, per un po'! xD


Song Of The Sea


Film d'animazione di Tomm Moore molto particolare, dalle animazioni colorate e dal tratto leggero che, malgrado la loro semplicità, hanno una grande caratterizzazione. Song Of The Sea è una storia fantastica, intrisa di poesia, capace di toccare l'animo con i suoi personaggi e con le atmosfere intrise di tristezza. Ho provato fin da subito un senso di tenerezza e quasi affetto nei confronti della piccola Saoirse (di cui ancora non so leggere decentemente il nome), mentre un'antipatia per il fratello maggiore Ben, sentimento destinato però a cambiare profondamente nel corso dell'avventura.
Un film che davvero mi sentirei di consigliare a chiunque!




Interstellar


Io e la fantascienza non andiamo particolarmente d'accordo. Sarà che non riesco a fare a meno di distrarmi e pensare a tutt'altro, mentre i protagonisti spiegano tutte le varie teorie scientifiche del caso, che tanto non capisco mai. Sarà che in generale non vado pazza per i viaggi nello spazio.
Interstellar però è molto più di questo. Se ne sente parlare bene, e non a caso. Mi ha fatto dimenticare le mie divergenze con il genere (quasi sempre, se si esclude che comunque non capivo un'acca delle mille mila manovre per pilotare l'astronave).
Mi sono lasciata trascinare dalla storia del sacrificio di un padre per una figlia che non riesce a comprendere le sue azioni. Ho esplorato nuovi mondi assieme all'equipaggio e ho ammirato l'orribile taglio di capelli di Anne Hathaway.
Ma, a parte i suoi capelli, direi che ne è valsa davvero la pena di starmene due ore e quarantanove minuti attaccata allo schermo.




Jupiter: Il Destino Dell'Universo


Mentre guardavo Jupiter, ammetto di aver notato molti "riferimenti" a vari altri film, che in alcuni momenti mi hanno dato delle sensazioni di deja-vu innegabili.
Nonostante questo... non posso dire che lo boccerei in tutto. Non ha una trama particolarmente originale: una ragazze che pulisce i bagni per vivere, scopre di essere la regina della Terra e che, in quanto tale, alcuni nobili della galassia vogliono sfruttarla o ucciderla. A proteggerla c'è Chunning Tatum nel ruolo di un mezzo-lupo, o qualcosa del genere... a dorso dei suoi fidati pattini volanti e con una pazienza incredibile nei confronti della protagonista, di un'inutilità unica!
Eppure... boh! Mi sono divertita a sentire le scemenze sparate da Jupiter cercando di far colpo, o a guardare il look assurdo di alcuni personaggi. E poi, con quelle movenze e quel modo di parlare, ricorderò per sempre il cattivo del film!




Il Castello Nel Cielo


Il titolo originale è Laputa, e per una volta nella mia vita non posso biasimarli per aver deciso di cambiarlo in "Il Castello Nel Cielo"!
Film d'animazione di Miyazaki, del 1986, ovvero otto anni prima che io nascessi. L'ho trovato parecchio avventuroso, più di molti altri titoli dello Studio Ghibli, ma devo ammettere che non è riuscito a conquistarmi come speravo. Non so il perché, forse è stato a causa della mancanza di quell'eccentricità marcata a cui sono abituata nelle opere di Miyazaki, oppure per colpa della protagonista femminile, che per un motivo o per un altro riusciva sempre a darmi sui nervi.
Rimane assolutamente un buon film, ma non quanto avevo immaginato.




Dracula: Untold


Avete presente la storia di Dracula, il temibile vampiro arroccato sul castello pronto a succhiare sangue a chiunque? Be'... mettetelo da parte.
Vlad qui è un uomo giusto e onesto (e anche un po' ottuso, aggiungerei) che decide di trasformarsi in vampiro ultrapotente soltanto per proteggere suo figlio. Ha tre giorni per sconfiggere l'esercito nemico e, se in questo lasso di tempo riesce a resistere alla sete (letteralmente) di sangue, allora poi tornerà umano. Altrimenti, rimane vampiro per sempre.
Non sarebbe stato un brutto film, di fatto non credo lo sia in tutto, ma davvero avrebbe potuto essere molto meglio. Spesso le trovate del protagonista erano di un'idiozia unica. Dopo aver assistito alla fine, addirittura, avevo voglia di battere la testa contro il muro imprecando sulla stupidità dei personaggi, e di Vlad in particolare.
Ho apprezzato molto la figura del vampiro cattivone che ha trasformato Vlad, però.

giovedì 10 settembre 2015

Horror Rpg #1: Majo No Ie - The Witch's House

Quello degli Horror Rpg è un genere che ho scoperto un annetto fa.
Dopo aver passato ore intere a chiedermi di cosa parlare nel mio prossimo post, mi è venuto in mente di creare una rubrica dedicata al genere, pieno di titoli davvero carini e soddisfacenti (e anche di schifezze totali, purtroppo).
Si tratta di giochi appartenenti al genere horror creati con Rpg Maker (o simili), un tool molto carino che io stessa ho provato a utilizzare qualche volta. E' un programma semplice, ma pieno di potenzialità, capace di creare giochi in 2D.





The Witch's House, oltre a essere il primo del genere a cui abbia giocato, è un ottimo esempio di ciò che si può ottenere con questo tool: è semplice e privo di chissà quali funzioni avanzate, ma ciononostante è un ottimo gioco.
Il gioco è uscito nel 2012, originalmente in giapponese, tradotto poi inglese, spagnolo e tedesco. Purtroppo quindi non è presente in lingua italiana (non abbiamo mai niente, uffi), tuttavia posso assicurare che è molto facile da seguire in inglese, se lo si capisce anche solo un po' non dovrebbe essere niente di troppo complicato.

Ma di cosa tratta questo gioco?
Il gatto parlante sarà l'unico "amico" nella nostra
avventura, e ci permetterà anche di salvare i progressi.
La trama sembra quasi priva di originalità, all'inizio: una bambina di nome Viola si addentra in un bosco per andare a trovare la sua amica. Fra gli alberi però c'è la casa di una strega, piena di pericoli e mostri. Ovviamente, la piccola Viola finisce proprio all'interno di queste mura incantate, e il nostro compito è quello di guidarla fuori sana e salva.
Nel corso della nostra avventura, troveremo diversi diari che la strega ha lasciato disseminati nelle varie stanze, e potremo così scoprire qualcosa di più sulla proprietaria della casa.
Il gioco presenta più finali, ma quello "vero", capace di farmi ricredere sulla semplicità dell'intera trama, è uno solo. Ammetto di aver anche versato una lacrimuccia, dopo aver scoperto la verità.


Che ci crediate o no, questo orsacchiotto
gigante mi ha fatta saltare dalla sedia per lo spavento! xD
La casa della strega, come ho già detto, è piena di pericoli e trappole. Un solo passo falso è spesso fatale, splatter, che tuttavia non credo possa infastidire più di tanto, dopotutto si tratta pur sempre di grafica a 16 bit.
mettendoci davanti a delle piccole animazioni dei cento modi in cui Viola può morire. E' forse un gioco dai tratti
Il mio consiglio è quello di salvare spesso, per evitare brutte sorprese.
Sono presenti diversi enigmi, alcuni mi hanno fatto perdere parecchio tempo, addirittura, e anche alcuni jumpscares ben riusciti. L'intero gioco però, più che farmi paura, in molti casi mi ha fatta ridere e anche molto, oppure è capitato che le trappole fossero talmente assurde da lasciarmi con una "poker face"!



La grafica presenta molti degli elementi standard di Rpg Maker Vx, ma alcune cose sono state modificate
quel tanto che basta per renderlo unico. Le mappe sono dettagliate e mai ripetitive. Molto carino è anche il menu, sebbene sia molto semplice è comunque molto d'impatto.
La colonna sonora è davvero carinissima, alcune delle musiche ancora le canticchio fra me e me.





The Witch's House mi ha sorpresa non poco, e ha dato inizio alla mia passione per questo genere. Si può scaricare gratis, perciò consiglierei a chiunque di dargli una possibilità. Saprà sicuramente come farvi trascorrere piacevolmente alcune ore.

Voto: 8.0/10

domenica 30 agosto 2015

I 5 Film Horror Migliori E I 5 Peggiori Degli Ultimi Anni

Ed eccomi che torno con una nuova classifica, questa volta riguardante i film! :D
Da sempre l'horror è uno dei miei generi preferiti, anche se spesso molti dei titoli di cui dispone sono veramente orribili. Ma ce ne sono comunque molti che mi hanno conquistata, per fortuna. Ne elencherò quindi 5 per ciascuna categoria, ovviamente seguendo i miei gusti personali, fra quelli usciti in questi ultimi anni.
Premetto che l'ordine sarà del tutto casuale.

I 5 Film Migliori

The Babadook


Uscito in Italia recentemente, ma io l'ho visto tempo prima in lingua originale.
Devo dirlo, quando comincio a guardare un horror, non mi aspetto mai molto. Mi sono capitate tante di quelle schifezze che ormai, al massimo, spero in un qualcosa di minimamente decente. Eppure, The Babadook mi ha sorpreso.
Un'atmosfera inquietante, una madre sull'orlo della disperazione, un mostro cattivo e del tutto metaforico... Francamente, per una volta nella mia vita, sono d'accordo con l'opinione generale: questo film è da vedere.

 Oculus - Il Riflesso Del Male


Anche qui, quando mi sono seduta davanti allo schermo, mi aspettavo il solito filmetto da due soldi, senza storia né fantasia. Invece, per quanto non sia un vero e proprio capolavoro, anzi, è stato davvero uno degli horror più gradevoli che mi siano capitati.
Uno specchio controlla la mente dei protagonisti, i quali non sanno più cos'è vero e cos'è falso mi ha dato un certo senso di inquietudine. Per non parlare poi di alcune scene piuttosto disturbanti, senza però esagerare (un esempio può di certo essere quella della lampadina... mi è rimasta impressa come poche).

 La Cosa


Remake del 2011 dell'omonimo film di John Carpenter, un horror fantascientifico in cui compare l'alieno più disgustoso che io abbia mai visto. Forse, assieme al Babadook e a Quella Casa Nel Bosco, è quello nella lista che più mi è piaciuto.
Ancora oggi, se ripenso a quella creatura orribile e deforme, mi viene da storcere il naso e rabbrividire. Non so se possa reggere il confronto con l'originale, dato che non ho mai avuto modo di vederlo, ma di sicuro, priva di pregiudizi, questo remake mi ha conquistata.

 Quella Casa Nel Bosco


Sceneggiatore e produttore del film è Joss Whedon, che amo dai tempi di Buffy l'Ammazzavampiri. Ancora una volta, direi che ha colpito nel segno.
Quella Casa Nel Bosco è insolito, capace di trasformarsi dal normale film di zombie a un qualcosa di puramente epico, pieno di mostri di tutti i tipi.
Quando mi ritrovo davanti questo genere di film, sono felice di non essermi mai lasciata scoraggiare da tutte le schifezze che il cinema ci propina.

Haunter


Inedito in Italia, un horror atipico, in cui i ruoli sono invertiti e non sono più i viventi a dover temere i fantasmi, ma piuttosto... il contrario.
I colpi di scena presenti mi hanno spiazzata in diverse occasioni, rendendo l'intera visione qualcosa di folle e accattivante.
Non è forse il miglior film di sempre, ma almeno è originale e mai scontato e già per questo è sicuramente da apprezzare. Un vero peccato che nessuno si sia degnato di portarlo in Italia, però.



I 5 Film Peggiori

Ouija


Questa non è una classifica vera e propria, ma se lo fosse Ouja occuperebbe di sicuro il primo posto in quanto schifezza più grossa degli ultimi anni.
Di horror brutti ce ne sono tanti, però devo dire che questo qui è stato il connubio perfetto fra noia totale, mancanza totale di originalità e piattezza di personaggi e atmosfere. Non so nemmeno come ho fatto ad arrivare al finale senza addormentarmi.
Gli 89 minuti più sprecati della mia intera esistenza.

Jessabelle - Oscure Presenze


Ho visto cose peggiori, ma per fortuna non sono molte. L'assurdità delle situazioni già di per sé basta per comprendere la stupidità del film. Dopotutto, chi non lascerebbe una ragazza appena finita sulla sedia a rotelle da sola in una casa sperduta fra le montagne... ovviamente in una stanza al secondo piano? E quale fisioterapista non viene a trovarti a casa per prepararti un bagno e lasciarti da sola nella vasca mentre pulisce casa?
Oltre a tutto questo, una trama raffazzonata e stupida, contornata da personaggi piatti e ancora più stupidi.
Dal mio punto di vista, merita un posto d'onore in questa lista.

The Last Exorcism Part 2


Dato che chiamare un film L'ultimo Esorcismo 2 sarebbe stato troppo ridicolo perfino per un horror del più basso calibro, hanno deciso di inserire "Part 2". Peccato che il risultato faccia ridere comunque.
Un dato che sarebbe passato in secondo piano, se il resto della pellicola fosse stato almeno decente. Il primo, diciamocelo, già di per sé era film bruttino. Ma questo, ragazzi miei... è orripilante!
Era talmente noioso che ho dimenticato quasi ogni scena il giorno dopo averlo guardato.

Wrong Turn 4 - La Montagna Dei Folli


Il primo Wrong Turn, con Eliza Dushku, era abbastanza carino; niente di fenomenale, ma tutto sommato godibile. Il secondo ho dovuto saltarlo perché non lo trovai da nessuna parte. Il terzo era brutto, però era ancora nella media degli horror. Il quarto mi ha scioccata per quanto era caduto in basso.
Già dalla scena iniziale avrei dovuto capire in cosa ero andata a cacciarmi. Ho sorvolato la scena a dir poco patetica e stupida di sesso fra due coppie nella stessa stanza, dicendomi che non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina. Però in questo caso il detto era sbagliato.
Sceneggiatura ridicola, mi sono ritrovata a ridere in non so quante occasioni; personaggi che, se messi a confronto con una gallina, perderebbero completamente una gara di intelligenza. E il finale! Sul finale non sapevo se ridere, perché più in basso non si può arrivare, o piangere, per lo stesso motivo. Ho scelto di ridere, ma di sicuro questo è stato l'ultimo Wrong Turn a cui ho dato una possibilità.

ESP² - Fenomeni Paranormali


Anche qui, il primo era ridicolo, ma il secondo ha vinto il mongolino d'oro di stupidità.
ESP 2, o alla seconda, cerca di spacciare per vere le vicende accadute nel film precedente. O almeno, credo fosse questo lo scopo delle scene finali.
Si apre con la solita festa di ragazzi americani che sbevazzano e si accoppiano del tutto a random, mostrandoci poi il protagonista sfigato rinchiuso in camera sua - non dirò a far che. E già da qui, non mi ha dato certo una bella impressione.
Comunque... subito dopo, lo sfigato in questione arriva alla brillante conclusione che le vicende viste nel primo film di ESP siano tutte vere. Sapendo quindi che gli attori sono morti nel manicomio, decide di prendere il suo bel gruppetto di amici, partire, eludere la sorveglianza del posto ed entrare. Sa già che rimarranno intrappolati, ma ci va comunque, perché... perché... deve scoprire la verità.
Anche in questo caso, durante la visione, non sapevo se ridere o piangere. Se avessi passato il tempo a fissare il soffitto, probabilmente mi sarei divertita di più.



In realtà ci sarebbero molti altri titoli da elencare in questa categoria, ma mi limiterò a questi 5. Ho dovuto però lasciarne da parte alcuni, come i vari capitoli di Paranormal Activity o Quarantena 2 - Terminal, però devo dire che è stata una scelta combattuta!

giovedì 27 agosto 2015

Le Mie Ultime Letture

Dopo il post sugli ultimi film visti, direi che uno sui libri ci sta bene! :D
In questo ultimo periodo ho perso parecchio tempo a cincischiare, lo ammetto, quindi di libri ne ho terminati soltanto due. Ma vediamo più da vicino di cosa sto parlando ;)


Annientamento
 di Jeff VanderMeer

"Per trent'anni l'Area X - un territorio dove un fenomeno in costante espansione e dall'origine sconosciuta altera le leggi fisiche, trasforma gli animali, le piante, sembra manipolare lo stesso scorrere del tempo - è rimasta tagliata fuori dal resto del mondo. La Southern Reach, l'agenzia governativa incaricata di indagarne gli enigmi e nasconderla all'opinione pubblica, ha inviato numerose missioni esplorative. Nessuna però è mai tornata davvero dall'Area X: chi, inspiegabilmente, ricompariva al di qua del confine era condannato a un destino peggiore della morte. Questa volta, però, sarà diverso: la dodicesima missione è composta unicamente da donne. Quattro donne che non conoscono nulla l'una dell'altra, nemmeno il nome - sono indicate con la funzione che svolgono: l'antropologa, la topografa, la psicologa e la biologa - accettano di partecipare a un viaggio che assomiglia molto a un suicidio. Cosa le ha spinte a imbarcarsi in una missione tanto pericolosa? La biologa spera di ritrovare il marito, uno dei membri dispersi della spedizione precedente. Ma forse cerca anche di fuggire dai suoi fantasmi. E le altre? Cosa nasconde la psicologa, ambigua leader del gruppo? Quando le quattro esploratrici incappano in una strana costruzione mai segnalata da nessuna mappa, capiranno che fino a quel momento i disturbanti misteri dell'Area X erano stati appena sfiorati."

Quando ne ho visto la copertina in libreria, dallo stile decisamente particolare, mi ha subito incuriosita. Leggendo la trama, poi, è stato amore a prima vista.
Annientamento è prima di tutto mistero allo stato puro. La protagonista, conosciuta semplicemente come "la biologa" partecipa di sua spontanea volontà alla spedizione nell'Area X, un luogo insolito, inquietante, dove niente è come dovrebbe, a partire dalla flora e la fauna.
Sotto forma di diario della biologa, il libro ci rivelerà pian piano sempre più misteri da svelare, assieme alla psicologia della protagonista e alla sua storia passata.
Dirò che mi sono sentita rapita dalle pagine fin da subito. L'atmosfera è cupa e misteriosa fin dall'inizio, e in molti casi mi ha ricordato alcune opere di Lovecraft.
L'autore è riuscito a tenermi incollata come raramente mi succede. La voglia di scoprire mi spingeva a continuare, finché una mattina mi sono ritrovata a leggere più di metà libro e arrivare alla fine senza nemmeno accorgermene.
Ho subito comprato il secondo volume senza neanche rifletterci, e, ragazzi, non vedo l'ora di immergermi nelle sue pagine!
Voto: 8.0/10


Il Mulino Dei Dodici Corvi
di Otfried Preussler

"A quattordici anni Krabat scappa dalla casa dello zio e inizia a vagabondare in compagnia di altri due ragazzi. Un sogno inquietante, però, comincia a perseguitarlo: una voce gli ordina di raggiungere il mulino della palude di Kosel. Sconvolto ma incuriosito, Krabat decide di obbedire e va a bussare alla porta del mulino. Ad aprirgli c'è un uomo bizzarro e sinistro, che gli offre un impiego come apprendista. Ben presto, Krabat si renderà conto che il mulino è governato da rituali e segreti oscuri. Chi è il Compare misterioso che si presenta nelle notti di novilunio? E quali sostanze orribili tritura la Macina Morta? Una storia che trasporta il lettore nell'atmosfera cupa della magia nera per poi illuminarlo con la luce dei sentimenti. Una favola che si rivela un romanzo sulle scelte più importanti nella vita."

Ammetto che non ero a conoscenza dell'esistenza di questo libro finché la mia cara sorellona non ha deciso di regalarmelo a sorpresa.
Da brava bambina, sono entrata nel Mulino assieme a Krabat non appena ne ho avuto occasione.
Mi sono ritrovata in una fiaba dalle tendenze squisitamente dark, dove la magia è sempre presente, ma che al tempo stesso ci mostra la formazione del protagonista, all'inizio giovane ragazzino di quattordici anni, fino al raggiungimento dell'età adulta.
Con uno stile semplice, l'autore ci racconta dei dodici ragazzi che lavorano nel Mulino e del Mugnaio, il mago che ha reclutato Krabat fra i suoi garzoni. Il nuovo arrivato si accorge subito dei numerosi misteri oscuri nel Mulino, ma nonostante le sue mille domande, nessuno si degna mai di dargli una risposta esaustiva. Il ragazzo dovrà quindi capire da solo, assieme al lettore, che si ritroverà davanti alcuni colpi di scena davvero azzeccati.
I personaggi sono molti, ma non si ha una grande descrizione di nessuno in particolare, così come di descrizioni è un po' privo l'intero testo, prediligendo piuttosto l'atmosfera intrisa di mistero. Dal punto di vista caratteriale, sapremo i dettagli di base di ognuno, ma l'unico attorno al quale girerà tutto è sempre il giovane Krabat.
Forse non mi sono sentita rapita fin dalle prime pagine, ma di sicuro ha saputo conquistarmi con la sua originalità.
Voto: 7.6/10

lunedì 24 agosto 2015

Yomawari: Night Watch

In Giappone, esattamente il 29 ottobre di quest'anno, potranno giocare a questo titolo horror per Ps Vita.
Dalla grafica piuttosto carina e in stile cartoon, mi ha attirata fin da subito, così tanto da volerne parlare, sperando tanto che un giorno avremo la fortuna di vederlo anche sui nostri scaffali.

Cercando sul web, sono riuscita a trovare diverse informazioni interessanti riguardo il gioco! *-*



Trama:
"Una ragazzina esce a fare una passeggiata con il suo cagnolino. Il cane però scompare misteriosamente, e la ragazza torna a casa con soltanto il guinzaglio. Non appena scopre cos'è accaduto, la sorella maggiore decide di uscire a cercare l'animale, ma non torna mai a casa.
Durante la notte, la protagonista esce in città per andare alla ricerca di entrambi. Scopre così che quella città è completamente diversa da quella che è abituata a vedere di giorno. E' oscura, e le uniche forme di vita che vi si aggirano sono delle strane creature inquietanti."

L'oscurità della notte ha inghiottito gran parte della città: cabine telefoniche, alberi... Con l'aiuto della torcia che la protagonista porta con sé, si potranno illuminare i luoghi che possono sembrare più interessanti, cercando così degli indizi sulla sorella o sul cane. In questo modo si troveranno anche degli oggetti, suddivisi in tre categorie:



  • Pietre - si possono lanciare oppure piazzarle come punti di riferimento;
  • Soldi - richiesti in alcuni posti;
  • Pale - vengono lasciate in giro dai bambini, possono essere utilizzate in alcuni luoghi, come nella sabbia.


Ma attenzione: ci sono anche delle figure oscure che se ne stanno in silenzio al riparo dalla luce. Colpendoli direttamente con la torcia si può vedere il loro vero aspetto, solo per scoprire che... be', forse era meglio non vederlo!


I mostri sono vari, sebbene nessuno di questi abbia un aspetto particolarmente spaventoso, possono essere molto pericolosi. Quando sono vicini, il cuore della protagonista inizierà a galoppare velocemente, e in questo caso abbiamo due possibili soluzioni:

  • Nascondersi - i cespugli potrebbero essere un ottimo nascondiglio, ma quando ci si riparerà dietro uno di questi, lo schermo diventerà più scuro e la visione sarà limitata. Per capire la posizione del nemico dovremo ascoltare i battiti della protagonista;
  • Eluderli - se la ragazzina viene catturata dai mostri, non si potrà procedere alla notte successiva. C'è sempre un modo per eludere le mosse delle creature.


L'esplorazione avverrà sempre di notte, in diverse giornate. La protagonista terrà un Diario in cui potremo rileggere ciò che è accaduto nelle notti precedenti.

Questi sono i dettagli sul gioco. Che dire? Non so il perché, ma mi attira davvero tantissimo. Se mai dovessimo avere la fortuna di vederlo arrivare anche qui, sarà mio di sicuro! *-*
Chiudo il post con un bel trailer che la Nippon Ichi Software ha rilasciato l'altro giorno.



Fonte

mercoledì 19 agosto 2015

Le Mie Ultime Visioni

Durante questi miei diversi giorni di assenza, ho avuto modo di vedere diversi film di vari generi. Ora, siccome non ho voglia di fare una recensione per ognuno, ho deciso di raggrupparli tutti in un post e via.



Le Amiche Della Sposa

Commedia con protagonista Kristen Wiig nel ruolo di una donna la cui vita precipita sempre più in un declino assoluto, e che nel frattempo deve riuscire a occuparsi dell'organizzazione del matrimonio della sua migliore amica.
Diciamo che, se avessi dovuto giudicare l'intero film dalla scena iniziale, probabilmente l'avrei bocciato su tutta la linea. Ma sono una tipa che non si ferma mai alle apparenze, e meno male, perché mi sono goduta delle gag davvero esilaranti (in particolare tutti gli avvenimenti sulla scena del treno), rese ancor più divertenti dal personaggio stravagante e geniale interpretato dalla grande Melissa McCarty.



Corpi Da Reato

Non sono una grande fan di Sandra Bullock, ma sono diventata fan di Melissa McCarty, quindi questo film dovevo vederlo per forza.
Tralasciando le varie battute rozze ai livelli di uno scaricatore di porto, mi sono divertita da morire. Alcune scene erano troppo stupide e demenziali per essere vere e... e io adoro il demenziale! Anche la storia di per sé era molto carina, così come i personaggi, dinamici e divertenti.
E' stata forse la commedia più violenta che abbia mai visto, ma va bene anche così.
Adesso però devo assolutamente recuperare Spy.



Lucy

Scarlett Johansson è la protagonista assoluta di questo film appartenente al genere fantasy/fantascienza. Cosa succederebbe, se un giorno qualcuno riuscisse a utilizzare il 100% delle facoltà cerebrali di cui disponiamo?
Ebbene, Lucy, a causa del contatto diretto con una sostanza incredibile, scoprirà lentamente cosa si prova a sbloccare il cervello umano e i poteri incredibili che ne derivano.
In sé non l'ho trovato un brutto film, ma non ho ben gradito la trasformazione di Lucy: da normale donna qualunque diventa in un istante una superdonna dal cuore freddo e glaciale. Questo e magari una caratterizzazione pressappoco nulla di tutti gli altri personaggi sono i fattori che non mi hanno convinta.



Big Eyes

Il motivo per cui ho scelto di guardare Big Eyes è il regista, ovvero Tim Burton e, forse, in parte minore, le varie immagini di questi orfanelli con gli occhi giganti. Dico questo perché non appartiene al mio genere, di solito non sono attratta da niente che non abbia un minimo di soprannaturale (commedie a parte), e dal momento che questo è tratto da una storia vera...
Anche se non ho amato Big Eyes, comunque non mi sono pentita di averlo visto, è stata una visione interessante in fondo. Ho apprezzato molto l'interpretazione di Amy Adams, è stata molto brava nel mostrarmi la vita di questa pittrice degli anni cinquanta e sessanta.



Franklyn

Fra tutte, questa è sicuramente la visione più recente, dato che l'ho scoperto solo ieri sera.
Ecco... non so bene cosa dire in proposito. Per tutta la durata del film, non ho fatto altro che chiedermi il senso generale del tutto e, soprattutto, perché diamine stessi sprecando il mio tempo davanti a qualcosa del genere. Alla fine il senso l'ho capito, ma ho continuato a non comprendere perché l'ho guardato.
E' stato un intreccio di storie risolto alla bell'e meglio alla fine, ha passato il tempo a farmi vedere la storia della vita di personaggi che alla fine non servivano quasi a niente...
Insomma... mi aspettavo qualcosa di meglio, ma mi ha decisamente delusa.



Prometheus

Dopo essermi recuperata tutti e quattro gli Alien, come potevo lasciarmi sfuggire Prometheus?
Ridley Scott torna alla carica per mostrarci quella che è, di fatto, l'origine di quel simpaticissimo alieno che tutti conosciamo.
La storia in sé l'ho trovata molto carina, parte da quella che è una teoria vera, e cioè che l'essere umano proviene in realtà da una razza aliena che ci ha creati per qualche motivo che non sappiamo. Per questo un gruppo di astronauti partirà alla ricerca del pianeta dove si crede si possa trovare questa determinata specie aliena.
La grande pecca del film secondo me è stato un cast di personaggi tutt'altro che memorabili. Molti avevano il cervello di una gallina, altri erano semplicemente inutili... Ho apprezzato soltanto il droide, in pratica.
Ora attendo impaziente di vedere cosa accadrà nel secondo.



Il Libro Della Vita

Film d'animazione prodotto da Guillermo del Toro, narra la storia di due ragazzi, ManoloJoaquinn, amici d'infanzia, che però condividono l'amore per Maria. Entrambi cercheranno di conquistarla, mentre due divinità, Xibalba (che mi ricordava Ade della Disney in tutto e per tutto) e La Muerte, fanno una scommessa su chi dei due ragazzi riuscirà a sposare Maria.
Ora, tutta la prima parte è stata di una noia mortale. Dalla seconda ho cominciato a interessarmi di più, ma comunque non è mai decollato più di tanto.
Il problema principale dell'intera storia erano i personaggi. Mentre i secondari erano simpaticissimi e divertenti, i tre protagonisti della vicenda erano l'esatto opposto.
Insomma... l'ho trovato carino, ma mi aspettavo molto di più.
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