martedì 2 giugno 2015

Recensione - Suicide Club

Come è scritto sul retro della copertina di questo manga autoconclusivo, Suicide Club è adatto solo ed esclusivamente a un pubblico adulto e non facilmente impressionabile.
E' una cosa che va detta e ribadita, perché le tematiche trattate, così come i dettagli dei disegni a tratti davvero davvero macabri, sono molto forti.



Il manga comincia con cinquantasette ragazze che, tutte insieme, sotto gli occhi di tutti e tenendosi per mano, si buttano sotto un treno in corsa. Ovviamente ci si trova di fronte a una strage, i corpi di queste ragazze sono in pezzi... ma una è sopravvissuta illesa. Non si sa bene come sia possibile, ma Saya Kota è l'unica a restare in vita.
La protagonista del manga è però Kyoko, amica d'infanzia di Saya, che ci fa vedere tutta la storia con degli occhi esterni, lucidi. Ci mostra le azioni compiute nel suicide club, di cui Saya faceva parte e che, a sua volta, creerà di nuovo, un club dove tutte le ragazze che si sentono brutte o inadatte o che per qualche motivo non riescono a vivere felicemente la loro vita, fanno del dolore una vera e propria religione.

I disegni sono curati fin nel dettaglio, sebbene abbiano tratti semplici, e ci accompagneranno durante questo tragitto nelle menti umani.
Per essere un volume unico, che tra l'altro tratta un argomento tutt'altro che facile, è gestito davvero nel migliore dei modi. Non ho ben compreso solo qualche piccola scelta della protagonista, forse un po' forzata in alcuni punti.
Alcune scene le ho trovate particolarmente inquietanti, tuttavia credo che il pregio più grande di questo manga sia il fatto che fa riflettere molto. Ci mostra i lati più terribili della psicologia umana, nonché quelli più oscuri del Giappone.
Il tutto condito con delle leggere tendenze verso il paranormale, intelligentemente inserite e che lasciano un alone di mistero fino alla fine.

In conclusione, sconsiglio fortemente questo manga agli stomaci delicati, ma per chiunque abbia voglia di una lettura seria e adulta potrebbe essere un'ottima scelta.

4 commenti:

  1. Questo mi ispira un sacco... quasi quasi me lo leggo anche io! *__*
    Il fatto che sia un volume unico aggiunge valore ai miei occhi... ho troppe serie lunghe in sospeso, ma questa trama mi intriga proprio!

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    1. Sì, anche a me ha attirato molto proprio perché era un volume unico, quindi ti capisco.
      A me è piaciuto un sacco, perciò te lo consiglio! ^^

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  2. Io non l'ho preso perchè avevo visto il film e l'avevo trovato una c****a unica, con ste ragazzine pseudo depresse che si buttavano sotto i treni e lo splatter gratuito...A me piace abbastanza Furuya, "Lo squalificato" e "Happiness" sono titoli molto validi, ma a volte se ne esce con altri lavori di poco conto. Ovviamente parlo per i miei gusti XD

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    1. Il film non l'ho visto, ma mi sembra di aver letto che Furuya abbia fatto una trasposizione molto libera. Infatti, già leggendo la trama del film, mi sembra proprio che l'unica cosa uguale sia l'inizio. Comunque non lo so, il film non posso difenderlo dato che non so niente, per quanto riguarda il manga... a me non è sembrato solo splatter gratuito. Certo, però, a me lo splatter non infastidisce tanto, quindi magari il mio livello di sopportazione è più alto del tuo... E la trama mi era piaciuta. Poi comunque i gusti son gusti xD
      Furuya l'ho appena scoperto, di conseguenza non conoscevo i titoli che mi hai elencato. Così sono andata a controllare e devo dire che mi sembrano interessanti.

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